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CU #9 – Online 11/2020: Turismo e Sostenibilità: un accordo possibile?
Nel mondo in cui viviamo, da un lato sempre più interconnesso e globale, dall’altro sempre più minacciato dalla crisi ambientale, possono turismo e sostenibilità andare d’accordo? Questa è la domanda a cui Culturit ha cercato di rispondere durante la nona edizione della Culturit University di novembre 2020.
La Culturit University è un evento centrale nel calendario annuale del network. Solitamente della durata di due giorni, la CU è un momento di crescita, di incontro e di formazione in cui i membri di Culturit di tutta Italia si ritrovano in una delle città in cui è presente una locale del network per discutere di tematiche attuali grazie ad importanti relatori, fare team building e guardare alle prospettive future della rete.
A causa però della grave emergenza, si è scelto, anche per la nona edizione, di svolgere online le normali attività della CU. Il team di progetto della Culturit University e il network intero hanno mostrato una resilienza sorprendente, adattandosi alla nuova situazione in modo rapido ed efficace.
La nona edizione della Culturit University – Turismo e Sostenibilità
Il 21 novembre 2020 si è svolta la nona edizione della Culturit University, un momento di formazione per tutto il network, il cui tema principale è stato quello del turismo sostenibile. Culturit Bologna e Culturit Lecce hanno collaborato per la realizzazione di questa giornata di crescita e arricchimento. L’evento ha visto intervallarsi momenti di webinar e tavole rotonde, in cui tutti i membri di Culturit hanno potuto sviluppare una discussione sui temi trattati.
Relatori:
Corinna Grandi, attrice, autrice, insegnante di teatro, presentatrice
Giorgio dal Fiume, Co-Fondatore della Coop. Ex Aequo di Bologna
Simona Zedda, responsabile progettazione e coordinamento di IT. A. CÀ Bologna
Sonia Bregoli, responsabile comunicazione e coordinamento di IT. A. CÀ nazionale
Stefano Lorenzi, coordinatore di Appenino Slow
Luca Mercalli, climatologo
Michele Carducci, professore di Diritto costituzionale comparato e Diritto climatico all’Università del Salento
Fabio Pollice, Rettore dell’Università del Salento
Stefano Crisante, docente di Sociologia della comunicazione e della scrittura giornalistica all’Università del Salento
Marta Vignola, professoressa di Sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale all’Università del Salento
Alberto Basset, moderatore della tavola rotonda di Culturit Lecce
Principali temi:
Turismo e sostenibilità spesso sembrano concetti che difficilmente possono conciliarsi. Tuttavia, durante il suo intervento, Giorgio Dal Fiume ha ricordato come la «Sostenibilità abbia bisogno di cambiamenti» ed è per questo che, anche il settore turistico, generalmente scollegato da un’idea di attenzione per l’ambiente e per le comunità locali, deve modificarsi. È necessario, infatti, promuovere un turismo slow, meno impattante per il territorio, che anzi deve essere valorizzato attraverso una scoperta lenta. Si è svolta poi una tavola rotonda con IT.A.CA’ e Appennino Slow per esplorare le possibilità concrete di turismo sostenibile. Successivamente, nella sua lectio magistralis, il climatologo Luca Mercalli ha sottolineato l’importanza di scelte politiche etiche. Soltanto attraverso azioni concrete, individuali e collettive, è possibile accrescere l’attenzione nei confronti dell’ambiente. Le nostre scelte (anche durante le vacanze) determinano degli effetti. Scegliere il treno al posto dell’aeroplano, andare in vacanza a Roma al posto di Tokyo, non comprare souvenir ed evitare le mode sono cambiamenti che possono rendere più sostenibile il nostro viaggio. «Viaggiare è un diritto» dice Mercalli, «ma non inquinare!».
Una seconda tavola rotonda programmata per il pomeriggio ha coinvolto i membri di Culturit. Con gli interventi di Michele Carducci, Fabio Pollice, Stefano Cristante, Marta Vignola e Alberto Basset si è parlato di spazi verdi per città sostenibili e di valorizzazione del diritto del mare. In particolare, i relatori hanno sottolineato il fil rouge che lega gli obiettivi sostenibili alle leggi di mercato, che dunque va ripensato nell’ottica delle necessità dettate dalla crisi climatica.